Lo sguardo perso
Ancora si chiede
Dove trovare la forza
Necessaria per
Accogliere la voce
Una voce sola
Appena sussurrata
Come un invisibile
Leggero tremore
Di un corpo che
Ancora non sa
Se ascoltare la testa
Se perdersi nell’anima
Ma quella musica
Quella melodia distante
Giorno dopo giorno
Sembra essere
Sempre più vicina
E come un torrente
Un fiume impetuoso
Quella cascata
Spazzerà via
L’ultima fortezza
Della resistenza egoica
Mah, la resistenza egoica è fatta per durare. Il resto sono speculazioni passeggere, destinate al loro posto, qualunque esso sia.
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Non sono totalmente d’accordo.
Sono convinto che mente ed ego si possano governare, o per lo meno ‘addestrare’ in modo che non si mettano di traverso quando inopportuno. Certo, non è facile ed è molto difficile elevarsi al di sopra di essi, esserne spettatori il più possibile oggettivi…
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osservare. dipende da quanto è pesante/leggero lo sguardo. e di chi
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Lo sguardo è il nostro. Possiamo sceglierne noi l’intensità. Ma se è pesante, è influenzato dall’ego, quindi non siamo più terzi osservatori di noi stessi. Tutto il castello di carte cade e come polvere si dissolve…
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capisco, ma non è il mio sistema conoscitivo
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