Silenzio e impermanenza
Energia invisibile
Presenza intangibile
In te ho trovato
Un compagno inaspettato
Nonostante questi sensi così umani
L’impossibilità di percepirti del tutto
Raccolgo i pensieri. Spengo la mente.
La tua innocenza mi attraversa.
Da capo a piedi, il respiro mi pervade.
Sorrido, distendo i nervi.
E contemporaneamente piango
Piango di gioia e di dolore
Compassione per coloro che,
Restituiti alla terra.
Sono caduti internamente
Morti di solitudine.
Nonostante la tua esistenza
Nonostante la tua forza
Nonostante la nostra esistenza
Nonostante la nostra forza
E forse è questo
Il senso del silenzio
Che non riusciamo più a sentire
Che non riusciamo più ad apprezzare
Uno dei tanti, troppi paradossi
Di un’epoca iperconnessa.
Testo scritto benissimo e pieno di sentimento. La persona a cui l’hai dedicato è davvero molto fortunata.
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Grazie di cuore per il commento.
Seppure il testo possa benissimo essere interpretato come dedica ad una persona, non vorrei spezzare il romanticismo dicendo che non era questo, lo scopo delle mie parole.
Il vero destinatario è invece quel Vuoto che si inserisce tra la materia ordinariamente conosciuta. Un nostro compagno di viaggio che fatichiamo a percepire, ma che ci accompagna nel nostro viaggio fin dagli albori dell’universo.
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Sono totalmente d’accordo. Colgo l’occasione per consigliarti questo splendido film: https://wwayne.wordpress.com/2019/01/22/un-film-da-applausi/. L’hai già visto?
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in queste epoche iperconnesse, dove tutto sembra non avere soste, anche i pensieri non trovano la solitudine dei confronti, anche amarsi non è più la stessa cosa, spesso si è soli sebbene si viva assieme. La società di oggi impone riflessioni che le nuove generazioni non conoscono, riflessioni per comprendersi, per amarsi, per ritrovare la bellezza in uno sguardo, in una complicità di silenzi e poesia…
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