Il nome

Perso negli abissi della sua memoria, quel nome, così come inizialmente sorto, era oramai lentamente evaporato. Di lei ricordava soltanto la profonda emotività, con cui sapeva colorare idee, parole, sentimenti, incubi e passioni. Conosciuta in una calda estate di qualche era fa, l’eco del suo dolcr punto di vista divergente tormentava ora i suoi incubi.

E se avesse dato ascolto a quella voce?
E se avesse approfondito, quel particolare sentire?
E se avesse agito secondo il cuore, anteponendolo alla ragione?
Forse ora non sarebbe impantanato in uno squallido grigiore quotidiano, tanto incolore quanto inevitabile. Tanto ordinario quanto invivibile. Si chiese quindi se, questo rimorso, fosse il prezzo da pagare per non aver assecondato il proprio istinto e la sincerità del proprio corpo.  Si chiede se infine fosse, la taglia sulla testa di coloro che non hanno avuto il coraggio di inseguire i propri sogni. Come se fosse facile però, abbandonare tutto quanto costruito negli anni, per correre dietro ad un profumo intenso ma sconosciuto.

Dopotutto… Quel nome…. Quel vocabolo così musicale. Veloce come era comparso. Veloce era svanito. Preparò quindi il suo essere per un eventuale futuro incontro. In questa vita, in una vita successiva o in un’esistenza passata. Perché quando le proprie scelte pesano sullo stomaco come un macigno… Solo allora, spazio e tempo, così come ordinariamente conosciuti, perdono veramente il loro significato. Come il significato di quel nome. Così esotico, così familiare.

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